Fiaba Africana
“ E’ solo una storia, è solo una storia: lasciala entrare, lasciala andare ”.
“ Babba, è il cantastorie, è qui fuori, chiedigli di entrare, nessuno di noi lo ha mai sentito, please, please, Babba ”.
Piccolo, minuto, batte le nocche nodose su un tamburello annerito: “ E’ solo una storia, è solo una storia, lasciala entrare, lasciala andare ”.
Entra nel Villaggio, non c’è più molta luce, ma l’aria è ancora tiepida.
E lì, sotto il banano, due desideri si incontrano, quello di ascoltare, quello di raccontare.
Sale il disco giallo della luna da dietro i monti di fiaba.
“ Questa è la storia di un cuore tessitore, rimasto orfano molto presto.
Tesseva le sue tele furiosamente, dalla sera alla mattina, poi le recideva dall’ordito e le allineava fuori dalla sua capanna, in bella mostra, e aspettava.
La trama era così fitta e perfetta che non passava attraverso neppure un pensiero.
Ma nessuno gliene comprava.
Provò a mischiare i colori, inventò disegni. Nulla.
Aveva fame, era una fame di cuore.
Una mattina qualcuno si fermò, osservò attentamente le tele, ne scelse una.
Andandosene disse: “ La metterò all’entrata della mia capanna, così fitta e pesante impedirà ogni intrusione.
All’interno tutti si sentiranno protetti, al sicuro, non dovranno fare molta fatica, io provvederò loro, io farò il lavoro per loro, mi assomiglieranno…………..”
La mattina dopo il cuore tessitore girò tra le capanne e quando vide la sua tela, appoggiò l’orecchio. Nulla.
La sera stessa gli venne di allargare la trama, ogni sera di più, e le tele adesso si vendevano quasi da sole.
E quando girava tra le capanne del suo villaggio udiva voci e risa, e cuori che entravano, uscivano, cantavano……
L’ultima tela gliela ordinò un vecchio padre. “ Deve avere un solo filo orizzontale, ed uno verticale.”
La mattina seguente trovò la capanna con la sua ultima tela e si fermò, non visto, a guardare.
Il vecchio era in piedi, un po’ curvo, e guardava, davanti a sé, un puntino sempre più lontano.
Ripassò ogni giorno, il vecchio era sempre lì, lo sguardo fisso davanti a sé, finchè il giovane cuore tessitore “ vide “ la sua tela, e vide che anche il cuore del vecchio aveva una trama così larga, capace di lasciare andare, in attesa, forse, di un ritorno.
E all’improvviso non ebbe più fame, si sentì sazio di quell’amore che sapeva lasciar andare, attendere.
Pensò: non c’è vero amore senza distacco.
° ° ° °
Ora la luna è alta nel cielo, ed un lucore soffuso illumina i bimbi ed il vecchio cantastorie.
“ E’ solo una storia, è solo una storia, lasciala entrare, lasciala andare ”.
E’ il più piccolo che adesso si mette al centro del cerchio, sale sulle ginocchia ossute del cantastorie e gli mette sotto il naso il suo piccolo pugno chiuso: “ E’ così che devo fare, vero….? ”
E spalanca la manina.
Luciana