Cari amici,
eccomi nuovamente a voi, forse con un po’ di ritardo rispetto agli anni precedenti, per il nostro consueto appuntamento di inizio autunno, per informarvi su due importantissime novità.
La prima riguarda la costruzione di un presidio medico!
Nella regione dell’Irob Woreda, dove si trova Maga’Uma, che, come ricorderete, abbiamo collegato ad altri villaggi, finanziando negli anni passati la costruzione di una strada, le strutture sanitarie sono quasi inesistenti. Abbiamo quindi proposto, quasi due anni fa, di far fronte a tale situazione di estremo disagio, costruendo un presidio medico, che possa svolgere la funzione sia di pronto soccorso che di guardia medica per migliorare in modo rilevante l’attuale situazione.
Dopo lunghe discussioni e vari progetti proposti dalle autorità locali, non sempre mirati e funzionali, siamo finalmente giunti alla formulazione di un progetto interessante che, per la sua approvazione, ha richiesto ulteriore tempo, soprattutto a causa della lentezza della burocrazia locale.
Il progetto ha avuto l’approvazione definitiva da parte delle autorità locali e in questi giorni stanno iniziando i primi lavori che richiederanno circa dodici mesi.
Entro novembre, andremo a verificare la situazione e, nella lettera che vi invieremo a Natale, spero di potervi fornire qualche concreto aggiornamento.
L’insediamento è previsto proprio a Maga’Uma, il paese che si trova più all’interno del distretto della regione, per cui favorirà l’accesso ai molti altri villaggi sperduti nel circostante territorio.
Il presidio medico svolgerà una importante opera di assistenza per le donne partorienti, consentendo di ridurre l’altissima mortalità successiva al parto, causata prevalentemente da infezioni che le donne contraggono, trovandosi a partorire da sole in capanne che hanno un pavimento di terra o fango, e dove non c’è acqua.
L’altra attività sarà quella di poter sottoporre a vaccinazione molti bambini che, altrimenti, ne resterebbero privi, motivo dell’elevata mortalità infantile sia nel primo anno di vita che nei primi cinque successivi, a causa di infezioni da tetano, morbillo, dissenteria e malattie delle via respiratorie.
Fornirà infine un validissimo aiuto come guardia medica e pronto soccorso, in tutti quei casi di fratture, ferite, ustioni, queste ultime frequentissime, a causa dell’utilizzo di lampade a petrolio per uso abitativo, che suppliscono alla mancanza di corrente elettrica (per cucinare e illuminare).
Il progetto ci riempie quindi di grande entusiasmo, certi che il sollievo e l’utilità per gli abitanti di questa vasta zona così isolata, saranno davvero notevoli.
Il costo complessivo del progetto, compresi scavi e costruzioni, attrezzature mediche, sanitarie, ospedaliere è di circa €. 200.000,00. Si tratta di un importo significativo ma i risultati che con questo insediamento si potranno ricavare, ci sembrano veramente importantissimi.
Abbiamo calcolato che questo costo, ripartito per la sua durata, è pari a circa €. 500,00 al giorno e a circa €. 60,00 per ciascuna ora di lavoro.
Siamo certi della vostra generosità per cui, coloro che desiderano partecipare specificamente al finanziamento di questo progetto, potranno anche fare riferimento a questi parametri, contribuendo per una o più ore ovvero per uno o più giorni, a questa costruzione.
Questa è la prima importante notizia. Ma ve ne è anche un’altra, non meno importante.
È stata costituita negli Usa, secondo il diritto statunitense, la prima associazione estera che si lega al nostro nome e attività!
Si tratta della “James will not die Foundation”, che utilizzerà il nostro logo e il cui statuto, redatto in pieno accordo con noi, è pienamente rispondente ai principi operativi esposti nel nostro statuto.
Questa Fondazione si propone di operare prevalentemente nell’America Latina.
Si tratta di una struttura indipendente dalla nostra, che avrà un proprio bilancio e una propria attività, ma che opererà in stretto contatto con noi.
Tale Fondazione, analogamente a quanto è avvenuto per la nostra, è stata costituita dalla famiglia del dr. Andrea Maggioni, medico pediatra che lavora e opera da anni negli Usa, nell’ospedale pediatrico di Miami.
Andrea è stato il primo medico ad essere venuto nel nostro Villaggio di Adwa, negli anni passati. Da tale esperienza Andrea, che pure ha visitato molte altre zone disagiate e arretrate, ha tratto la convinzione che il nostro modo di operare – senza pubblicità e cercando di stabilire contatti diretti e interpersonali con coloro che assistiamo – l’aiuto fornito ai più poveri e indifesi, soprattutto donne e bambini, nelle loro singole e specifiche necessità, siano la via migliore per portare un concreto e duraturo aiuto.
La decisione di costituire una Fondazione negli USA, da parte della famiglia di Andrea Maggioni, è nata dopo alcuni viaggi effettuati, insieme a Francesco, in alcuni paesi dell’America Latina.
Andrea Maggioni (pediatra) e la moglie Francesca (cardiologa), hanno una profonda conoscenza sia della realtà degli Usa, sia delle primarie necessità del mondo latino americano che, oltre ai problemi di alimentazione, è anche afflitto da una profonda miseria e degrado morale, come dimostra anche il purtroppo fiorente turismo sessuale, rivolto nei confronti dei giovanissimi, sostanzialmente abbandonati dalle proprie famiglie.
Alessandra Maggioni, figlia di Andrea e Francesca – nominata Presidente della fondazione, è stata anche premiata nel 2017 con il Silver Knight Award, un importante premio riservato alle persone che si sono particolarmente distinte per l’impegno nel sociale – è coinvolta nella Fondazione con una grandissimo entusiasmo.
Peraltro, intendendo operare nel solco già da noi tracciato e ispirandosi alle nostre finalità e modalità operative, oltre ad avere concordato con noi il loro statuto, hanno anche chiesto a Francesco di entrare a far parte del consiglio di amministrazione della nuova fondazione, sia per un necessario collegamento, sia per utilizzare la grandissima esperienza da lui maturata nella operatività pratica e nell’approccio alle persone e alle problematiche durante i lunghi anni di permanenza in Etiopia. Francesco pertanto è entrato a far parte del consiglio di amministrazione dalla fondazione, con la carica di vice presidente.
Tra l’altro, la Fondazione “James will not die”, in quanto di diritto statunitense, consentirà ai donatori USA di beneficiare delle relative detrazioni fiscali, non spettanti se effettuate in favore di un soggetto estero.
Stiamo cercando di attivare una prima piccola ma importante iniziativa nella Repubblica Dominicana dove, a pochi passi dai grandi alberghi, la vita si trascina in una miseria e povertà morale terribili.
La speranza è che questo iniziale contatto, al quale lavoriamo ormai da più di un anno, insieme alla famiglia di Andrea Maggioni, possa portare alla realizzazione del primo progetto anche in quelle zone del mondo dove – con il vostro aiuto e sostegno – verremo a contatto con i disagi, le necessità, le sofferenze, per cercare di curare le ferite del corpo e dell’anima, spesso non facilmente sanabili.
Un grande, grandissimo abbraccio e grazie per il vostro appoggio, che “sento” concretamente.
Franco